Dal 2014 arriva la “Iuc”, imposta unica di pagamento, al posto dell’Imu. Sarà sempre divisa nelle due componenti: la prima relativa alla raccolta dei rifiuti, la seconda sui servizi indivisibili. Più nello specifico, la Iuc da un lato sostituisce la componente immobiliare dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e le relative addizionali dovute per i redditi fondiari relativi ai beni non locati (le rendite degli immobili di proprietà), e l’imposta comunale sugli immobili (l’ex Imu); dall’altro, per la parte dei servizi, i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili. E’ quanto prevede l’emendamento formulato dai relatori al ddl Stabilità.
La struttura della Iuc prevede che i Comuni abbiano ogni anno 500 milioni per introdurre detrazioni legate ai carichi familiari. Come la Trise, la Iuc avrà tre anime: Imu, Tasi e Tari. Dal pagamento dell’imposta sugli immobili saranno esentate le prime case, con esclusione di quelle di lusso. Previste inoltre detrazioni a partire da 200 euro e 50 euro per figlio fino a 4.